Archivio di Stato di Pisa

Codice disciplinare e codice di condotta

Adeguare il proprio comportamento a parametri di lealtà e correttezza a servizio del bene comune, rappresenta l’essenza stessa del pubblico dipendente, come previsto dalla Carta Costituzionale, che impone di svolgere le funzioni pubbliche con "disciplina e onore", con imparzialità, nonché di essere al servizio esclusivo della Nazione.

Tali principi sono ora imposti dal legislatore, con il passaggio dall’ambito dell’etica a quello del diritto, in ragione della previsione del rilievo disciplinare della violazione degli stessi.

La ratio della più rigorosa disciplina è che la previsione del rilievo disciplinare del codice di comportamento, diventi uno strumento efficace nei confronti di coloro che non si adeguano spontaneamente a principi che dovrebbero essere seguiti senza alcuna imposizione da parte di coloro che sono posti al servizio dei cittadini.

I doveri contenuti nel codice di comportamento costituiscono, come dichiarato dall’art. 1 dello schema di regolamento dei dipendenti pubblici "i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare”, che impone a chi opera all’interno di un ufficio pubblico sia l’obbligo di imparzialità, sia un dovere di correttezza nei confronti del datore di lavoro e degli utenti.

Codice di Comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni

I princìpi e i contenuti del presente codice costituiscono specificazione esemplificativa degli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità, che qualificano il corretto adempimento della prestazione lavorativa. I dipendenti pubblici (ad esclusione del personale militare, della polizia di Stato e del Corpo di Polizia Penitenziaria, nonché dei componenti della Magistratura e dell'Avvocatura dello Stato) all'atto dell'assunzione in servizio, esprimono l'impegno alla loro piena osservanza.

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Codice etico del Ministero della Cultura

I contenuti del presente Codice rappresentano i principi fondamentali cui si ispira il Ministero per i Beni e le Attività Cultumli (d'ora in poi MiBAC).

Codice etico del Ministero della Cultura

Codice di Comportamento dei dipendenti del Ministero della Cultura

Il presente Codice si applica a tutti i dipendenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo il cui rapporto di lavoro è disciplinato in base all'articolo 2, commi 2 e 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni.

Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero della Cultura

Codice disciplinare del personale non dirigente

In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 68, n. 2, ultimo comma del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, (pubblicato in G.U. 31 ottobre 2009, n. 254 – Suppl. ordinario n. 197), si pubblica qui di seguito il Codice disciplinare applicabile a tutto il personale, esclusi i dirigenti, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato, dipendente da tutte le Amministrazioni del comparto indicate all’art. 7 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva dell’11 giugno 2007.
Si pubblica, inoltre, il Capo V Sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici, del D. Lgs. 150/2009.

Codice disciplinare personale non dirigente

Capo V  D. Lgs. 27 ottobre 2009, n.150

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La pubblicazione del Codice disciplinare nel sito dell’amministrazione equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all’ingresso della sede di lavoro.



Ultimo aggiornamento: 22/10/2024