La mostra documentaria si ripropone di ripercorrere le tappe della genesi storica e della filologia del Milione di Marco Polo, attraverso i documenti dell’Archivio di Stato di Pisa accanto a tre importanti testi manoscritti conservati alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e alla Biblioteca Cateriniana di Pisa.
Attraverso i documenti conservati in Archivio è infatti possibile tracciare il quadro di quel fine Duecento pisano che, a seguito della disfatta inflitta dai genovesi alla Meloria il 6 agosto 1284, portò alla reclusione nelle carceri liguri di circa 10.000 prigionieri pisani, di cui un numero considerevole esponenti di famiglie notabili, che per un arco di tempo che si estese fino alla tregua del 1299 risiedettero e operarono nelle carceri genovesi.
La battaglia della Meloria fu al tempo uno degli eventi più incisivi per gli equilibri politici legati ai traffici marittimi nel Mediterraneo, e per la città di Pisa fu anche il momento in cui, tra spopolamento e perdita di posizione militare in mare, iniziò un difficile Trecento che l’avrebbe portata di lì a un secolo alla perdita dell’indipendenza a favore del crescente stato fiorentino.
Tramite i preziosi documenti e le fonti cronistiche conservate in Archivio di Stato è possibile tracciare una storia degli anni che precedettero e seguirono la battaglia, caratterizzati da un lato dalla concentrazione di pisani a Genova che fecero della città un centro di incontro e di intensa produzione letteraria, tra i cui esiti è annoverabile la stesura de il Milione di marco Polo da parte di Rustichello da Pisa. Dall’altro, le notizie dei contraccolpi che la disfatta ebbe a Pisa ed in particolare sulle famiglie che si trovarono a far fronte per più di un decennio alle spese per
mantenere in vita i propri membri reclusi.
Le fonti conservate a Palazzo Toscanelli per ripercorrere la vicenda della Meloria e di cui possiamo servirci sono molteplici: cronache coeve e successive, elenchi di nobili prigionieri e più di trenta documenti (procure, vendite e testamenti) conservati nella sezione del Diplomatico di ASPi.
La mostra si apre con un concerto inaugurale il 27 settembre alle ore 21.00, dedicato alla musica tradizionale cinese, con l'introduzione di Francesco Martinelli e l'esecuzione di Lai Wenjin e Yang Kuan che si accompagnano rispettivamente con il liuto e la cetra cinesi.
Concerto prenotabile su
www.eventbrite.it/e/musica-dalla-via-della-seta-tickets-1020412219417
INCONTRI:
13 ottobre - 17.30 | Nel Palazzo del Molo. Profili e vicende di Pisani prigionieri a Genova. Dialogano Maria Luisa Ceccarelli Lemut e Frabrizio Franceschini
20 ottobre - 17.30 | Copiare, tradurre e scrivere: i prigionieri pisani a Genova tra politica e letteratura. Dialogano Jaleh Bahrabadi e Matteo Cambi
27 ottobre - 17.30 | Il Milione di Marco Polo e Rustichello da Pisa. Un best seller in pieno Medioevo. Dialogano Fabrizio Cigni e Jaleh Bahrabadi.
Entrata libera agli incontri fino a esaurimento posti (max 90)
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Orari della mostra:
dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.00
sabato 28 settembre e tutte le domeniche fino al 27 ottobre, ore 16.00-19.00
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